Sede
L’Archivio di Stato di Benevento iniziò la sua attività nel palazzo marchionale della famiglia Pacca, un imponente edificio del XVII secolo, costruito a ridosso di una delle porte di accesso della città, Porta S. Lorenzo.
Concepito come un unico grande corpo, del quale oggi resta solo una parte, si estendeva dall’estremità di corso Garibaldi, oggi corso Dante, lungo via S. Maria del Popolo, attuale via capitano Luca Mazzella, mentre l’altro lato era addossato alle mura longobarde.
Il palazzo, strutturato su tre piani, è stato abitato dalla nobile famiglia Pacca per dieci generazioni, fino ai primi anni del 900, ed ha ospitato personaggi di spicco sia in campo ecclesiastico che laico.
L’edificio fu seriamente compromesso dal terremoto che colpì il Sannio e l’Irpinia il 20 novembre 1980 che rese inagibile il piano nobile riservato agli uffici.
Bisognava affrontare l’emergenza ed ilpersonale fu trasferito al piano terraneo, nei depositi che contenevano il patrimonio documentale, fortunatamente indenne.
Nel 1982 l’Istituto fu trasferito in via dei Mulini, in uno stabile di proprietà privata, di anonima architettura civile, non particolarmente adatto a sede di archivio.
Negli anni successivi iniziò la ricerca di una sede più ampia e funzionale che rispondesse il più possibile alle esigenze non solo di spazio, necessario per accogliere nuovi versamenti, ma anche di visibilità in considerazione della tendenza alla valorizzazione del patrimonio che si andava sempre più affermando.
L’Archivio di Stato di Benevento ha trovato definitiva sistemazione nel settembre del 1996 nell’ex Seminario arcivescovile in via De Vita 3, in pieno centro storico. Il complesso architettonico è il risultato di fusioni ed assembramenti di varie costruzioni, il cui nucleo originario fu l’antico priorato canonicale di S. Andrea a platea maiore che comprendeva non solo la chiesa dedicata all’apostolo, ma anche il contiguo palatium ed alcune botteghe antistanti.(maggiori informazioni)